Martina

venerdì, luglio 28, 2006

Congedo

Ormai vivo in una zona di frontiera tra la resa e l'ottimismo, una diga che segna la fine del cercare e l'inizio del farsi portare. E' una specie di mare di mezzo, dove come barche ci si lascia un po' domare dai venti, dalla mano del Fato, o semplicemente dal desiderio di andare oltre: oltre i limiti di quella selettività innata, che forse è sinonimo di "difficoltà".
Vado via dalla mia postazione pc, e non sarà facile stare senza SCRIVERE...Certo, potrò scrivere su qualsiasi pezzo di carta, scriverò sms come papiri o imbratterò muri, ma la tastiera, ormai divenuta protesi, quasi come una penna connaturata a me stessa, mi mancherà troppo...Forse, però, in fondo lo faccio anche per stare a vedere che succede senza scrittura. Sarà come sopravvivere senza cibo e acqua. Magari, tornata davanti al mio pc, avrò più cose da dire, e migliori.
...Magari incontro uno per cui valga la pena scrivere, o non scrivere affatto!
Voglio solo prendermi tempo per me.
Ciao a quei pochi, ma fedeli internauti che sbirciano il mio blog...

giovedì, luglio 27, 2006

CONTENUTI IN QUESTA PICCOLA VITA/ VI SONO MOMENTI DI MAGIA/ L'ANIMA LEGGERA TORNA ALLA NOTTE / E SE NE VA DI NUOVO PIù SICURA/ COME IL BAMBINO PIù CONTROLLATO/CORRE ASSAI VELOCE AL MARE/ I CUI ANONIMI FONDALI / SCIVOLANO ACCANTO ALL'INFINITO.
E.Dickynson


Volevo solo provare a mettere una foto...una foto ricordo del mio ultimo compleanno!
Ecco a voi Rosa,Edelweiss,Giacomo...e naturalmente io (A io!)
Grazie a mio fratello Michelangelo per l' aiuto indispensabile.

delirio al tabacco

Prima o poi bisogna fare i conti con le proprie debolezze, e io ne ho poche, ma incancellabili. Il fumo (delle sigarette, s'intende) è uno dei miei vizi...Ormai l'unico, inestirpabile che mi sia rimasto.
Sì, perchè la sigaretta è per me un piacere fisico: il contatto con essa è aggrapparmi all'idea che non sono perfetta, che non sono forte, che non lo sarò mai, e che tirando boccate di catrame mi sento meglio.
Non potrei scrivere senza accendere prima una sigaretta, anzi, aspirarne un po' prima di formulare una frase è una specie di rito. Non tollero gli uomini che non mi permettono di fumare, non riesco ad accettare il loro diniego rispetto ad una misera fumata nella loro auto, come se poi, impregnandosi di tabacco, finisse profanata .
Non ammetto il caffè senza la liturgia della sigaretta "dopo":sarebbe contro natura per me.Neanche il mare è lo stesso senza il sapore del fumo. Il placido scorrere dell'acqua, il sentore di iodio e l'aria tersa del cielo estivo, perdono fascino se prive del gusto di qualche tiro di paglia...I pensieri di amore o dolore, nella mia vita, sono sempre stati seguiti o preceduti dalle sigarette...Certe stanze non avrebbero senso senza quel vago, ma persistente tanfo di fumo.
Nulla di ciò che rimane intonso e asettico mi abbaglia quanto l'amara percezione di una debolezza, un cedimento. E' come dire :"sono così, ne sono consapevole, e allora?"...Fumare è dichiarare il proprio sentimento di finitudine, è una specie di bandiera di umanità, quasi di umiltà!
Aveva ragione Sartre: "IL VIZIO é AMORE DELLA SCONFITTA"

mercoledì, luglio 26, 2006

....Se qualcuno mi avesse predetto che sarei diventata quasi astemia gli avrei riso in faccia!
Mi avvicino alla catarsi in tutti i sensi.

martedì, luglio 25, 2006

Cerco il mio monologo ispirato a N. e mi accorgo di averlo perso.Non ho neanche una foto, solo qualche biglietto o scontrino di ristorante.
Ogni tanto il dito sulla tastiera del display inciampa e rifà:335,etc...Magari perchè si risveglia la nausea. Soliti discorsi-giri-uscite-locali-pensieri. E' tutto grottescamente banale. E' tutto lontano da quella che sono.
Comincio ad accarezzare l'idea di andarmene: l'anno prossimo, a fine master.
E' l'unica: o appassisco io, o taglio le foglie decrepite che mi circondano l'esistenza.
Non vedo nulla di bello a parte la visione di Sergio Rubini, ieri sera, che mangiava un gelato a qualche metro da noi.
Non scrivo neanche più come prima.

lunedì, luglio 24, 2006

Divinità: è per me un momento di purezza intoccata, l'immateriale benessere di ritrovarmi: sola, eppure salda, fragile, ma non sgretolata, muta, eppur traboccante di cose...
Nessuna illusione da decostruire nè un lampo da accendere: soltanto il mio equilibrismo su tutto.
Se potessi rinascere in altra forma, chiederei di esistere come PAROLA, per non dover più spiegare nulla...



P.s. Perchè chi scrive non si registra?

giovedì, luglio 20, 2006

Sushi, sahimi e altri disastri...

Eccomi.
Giusto per esacerbare il già non semplice rapporto con mio padre, anzi di mio padre con la musica proveniente dalla mia stanza, ho messo su un cd tipo lounge, di quelli che vanno bene in una situazione pre-pomiciata, per intenderci, insomma roba che comunque non si addice all'atmosfera mozartiana di questa dimora...Ma io sono un'anticonvenzionale,( che è la versione corretta del più consueto "pecora nera" che mi piove in testa dall'età della ragione!)

Ho poco da dire, perchè sono ancora profondamente frastornata dalla giornata di ieri.
E' stato un susseguirsi di conati di vomito, talvolta esplosi in un trionfo di frammenti di sushi e sashimi, che sul finire ha dato anche un florilegio di residui di Falanghina ...Nessun problema, se non fosse per il fatto che il mio malessere è iniziato dalla cena della sera prima, con un gentleman d'altri tempi, che non ha mostrato segni di cedimento nemmeno alla vista del mio crollo totale...Del tipo : arrivo in piena forma, profumata e lucida, e mi riaccompagna muta, tristemente in preda alla nausea e a ripetuti colpi di sonno, mentre lui cerca nobilmente di rinfrancarmi!
La cosa più sorprendente è che il gentleman in questione pare essersi accorto della mia intelligenza, e della gradevolezza di tutta la serata...Sembra che io, impegnata quasi sempre a lottare per far capire che ho un'anima ed è anche ipertrofica, mi sia trovata ad essere miracolosamente compresa, "vista" in tutta la mia nuda verità, proprio mentre non ero in forma e non pensavo a nulla... ironia della sorte, forse legge in me chi m'incontra sul ciglio di un piccolo baratro, mentre, chi mi frequenta e ascolta abitualmente, travisa come un mulo tutto ciò che sono...
W il gentleman e la cucina giapponese!

martedì, luglio 18, 2006

Potrebbe continuare.....................................................

Ho deciso di fare l'inventario delle cose cose che detesto -pacatamente- :

Pioggia

Cipolla


Odore carne viva macellerie

odore pesce pescherie


uomini con dopobarba aggressivi


idioti logorroici


giudizi sommari


Lo sguardo di certe amiche di mia madre sui miei tacchi alti


la musica (?) rap


baresi che parlano (inspiegabilmente) milanese


la tirchieria


l'invidia


tutti coloro che dicono "...bella gente, gente giusta, target alto..." (?)


Le schiere di finti alternativi, di finti fichissimi, di finti insomma...


La stipsi cronica


Il mal di mare, il mal d'auto, il male in genere...


chi parla di Libertà e si diverte solo drogandosi


la cellulite,


i commenti di tutti i miei ex-fidanzati sulle altre donne.

"La noia è il regno legittimo del filantropo" V. Woolf

Ho troppa nausea di avere la nausea ...Cioè, dal momento stesso in cui mi a ccorgo di essere piena di tedio-noia- disgusto fino all'istante in cui, propositiva o desolata, passo a scrivere un nuovo post, passa già troppo tempo perchè io possa mantenere quella reattività benefica verso il mio impulso creativo!
Così, scrivo, ma perdo pezzi di pensiero, raccolgo qua e là frammenti di parole filamentose e volatili, come polline...
E il perchè della nausea è l'atavico quanto insostenibile gap tra il mio Essere (Una, integra, sana) e il mio stare tra tutto, a metà, anzi a cazzo!
Sì, insomma, dover dimostrare non fa per me, sono troppo libera, ho troppa voglia di conoscere-scoprire-leggere-scrivere-capire-vivere per accontentarmi di "far vedere" che sono una donna seria, che "finalmente" sono maturata...Che non ricommetterò errori già noti, che smusserò il mio caratteraccio...



E poi i frutti acerbi hanno colori più belli...NO?

giovedì, luglio 13, 2006

Facciamo ordine!

Di tutti i nomi, o meglio, delle iniziali che affollano i miei post, occorre chiarire almeno l'entità di alcuni...
Dunque, in ordine alfabetico partiamo da B.:
è un ex, un ex con la medaglia aurea conferitagli dal suo esser divenuto mio grande amico-consigliere negli ultimi anni, anche se da un mese non so più niente della sua vita!

C. : è solo una parentesi imbarazzante (ma gaudente ) di chimica tra due giovani corpi... scelse di estinguersi così, come un banale seduttore da manuale...
Acqua passata...


D. : è un angioletto con pretese di tormentato... ottimo amatore per la giovane età...
REPETITA IUVANT...NO?

E. : è un uomo straordinario , ma ...rimane solo un amico-sogno-interlocutore-estimatore...per ora....Ed è...Un ATTORE ! FAMOSO!


F.: una delusoria tempesta ormonale...Archiviato!


G. Un tenero conoscente. Degno di stima e affetto.


N.: Uno stronzo cui dedico queste parole di Salinas:
"E STO ABBRACCIANDO TE/ SENZA GUARDARE E SENZA TOCCARTI/
NON DEBBA MAI SCOPRIRE/ CON DOMANDE, CON CAREZZE/
QUELLA SOLITUDINE IMMENSA
D'AMARTI SOLO IO..."

Autoterapia

Sarà una pura coicidenza con quello che vivo ora, ma ho trovato una foto che ritrae me e mia madre più o meno quindici anni fa, e lei ha il classico atteggiamento di chi è impegnato a non farsi disturbare, con me che, sul letto, annaspo scimmiottando gesti da infante che pretende attenzioni.Col passare degli anni la scena ritratta è rimasta pressochè uguale, sono solo cambiate le sembianze, e, ovviamente, gli stati d'animo.
Ora, un qualsiasi psicologo da due soldi azzarderebbe l'ipotesi che forse non ho mai risolto un conflitto con lei, e che, di conseguenza, ho proiettato sugli uomini della mia vita questa "famelica" richiesta d'attenzioni, che si traduceva in "...Quanto sono importante per te? Mi ami?...." e in stressanti quanto inaccettabili sfide che finivano inevitabilmente per disintegrare ogni storia...(In gran parte per causa mia!)
Io, invece, mi sono interpretata e scavata con un'onestà disarmante, e oggi penso che il conflitto c'è, ma resta imperniato sul di lei affetto...Al bando ogni uomo e i relativi fallimenti...

Grazie "D"...

..................................In tutto questo turbine di sentori di delirio e passione, c'è un piccolo D. che ha rischiarato il mio tramonto gotico...

mercoledì, luglio 12, 2006

"Spleen"!

...Atterrita, sopraffatta, inaridita..Qualcosa urla ancora dentro, ma è un sibilo, un cieco eppur invitto grido dalle viscere di una palude, è un tuono, un dolore sommesso, un inatteso ardore creduto spento...
Impietrita sto a guardare la notte immobile, le tende del balcone, la sdraio, il posacenere colmo, il mio polso esile, il mio braccio stanco, il gesto ripetitivo di portare alla bocca la sigaretta e tirare...Aspirare fumo e vita: divorare! Chiedere altra vita senza che sarà mai come l'avevo immaginata...Pensarmi compresa e scoprirmi vinta, dibattermi come una lucertola quasi raggiunta dalla sua Fine, fuggire, correre via, ritrovarmi a terra, o sul soffitto, ma a testa in giù e ridere, ridere a crepapelle di tutto e tutti....
Impavida, stanca, ansimante, senza scopi nè istinti: resa esanime...



Questa immagine di me mi ritorna questa notte.

martedì, luglio 04, 2006

Comodità di un alibi...

Qualche tempo fa, su una parete della mia stanza, ho scritto un aforisma di Goethe che recita :"LA PERSONALITà E' LA FELICITà PIù ALTA...", così, da quel momento, svegliandomi non posso non guardare, dunque non posso risparmiarmi la lettura, seppur instantanea e distratta, di quel lampo di saggezza!
...Oggi mi sorprendo di un agrodolce cinismo che mi avvolge come una seconda pelle, tanto da sembrarmi una membrana, una pellicola "salvavita" che fatico a rompere per lasciar passare uno spiraglio d'ILLUSIONE...
Chi ha detto che non si può vivere di se stessi?
Chi pensa che in due si trovi il completamento?
Tutto è solo una parabola discendente, destinata a far mutare un dolce volo in una caduta ...

Gli esseri umani sono talmente intrisi di DESIDERIO, che desiderando annegano in progetti, e poi in delusioni, e via dicendo...Se desiderare fosse solo un umile cedimento dello spirito e dei sensi, se l'avere e il possedere non fosse un impellente bisogno, ma una probabilità,una tenue e momentanea gratificazione, quante cose apparirebbero più godibili !
....Persino la PERSONALITà!