Martina

venerdì, marzo 30, 2007

The end

Venerdì sera.
Sembra un secolo fa te che mi vieni a prendere, io che aspetto un bacio come un clochard attende e sogna una manciata di monete...
Sembra remoto il rumore dei passi del tuo cane che mi corre incontro leccandomi dove le pare...Lontano l'odore di casa tua, delle candele all'essenza di sandalo, del cibo che cucinavi per me. ( Ora che ci penso, il nostro approccio è nato sullo scenario di te che preparavi carne ai ferri...)
Insomma, sembra perduto tutto, come per incanto, siamo entrati nella macchina del tempo e siamo di nuovo due individui qualunque, un uomo e una donna, non un io e un tu, ma due qualunque, due smarriti nell'epilogo di qualcosa che non ricomincerà.
Oggi però, camminando sotto la pioggia, quasi quasi mi amavo e pensavo che non ho granchè da rimproverarmi...Poi un signore è passato e mi ha detto : "bellissima"...E ho sorriso pensando, che, in fondo, io resto una donna amabile e tutto, ma proprio tutto, passa ed è destinato a rimanere, come un tatuaggio, sulla mia pelle!
L'amore non è una ferita da lavare...
Brindo al divenire delle cose, alle nostre liti, alla nostra passione, ai tuoi baci ardenti,a i tuoi vaffanculo, alla mia insonnia, al mio tormento, alla mia rinascita.
Buona vita!