Martina

martedì, febbraio 21, 2006

Eccomi e non ho sonno...Leggere e frugare tra carteggi dispersi in qualche file dimenticato non mi aiuta.
Vorrei che piovesse solo mentre dormo o sono assente, così che quel tintinnìo esasperante dell'acqua sull'asfalto o sulle finestre non potesse destarmi, ma prima pioveva e non potevo farci niente.
...Ma perchè l'adrenalina mi assale sempre a quest'ora? Forse sono le mie riserve vitali che non "adopero" come potrei? E poi perchè concepisco i pensieri migliori dopo la sera?

Questo blog è scarno senza foto.
(Spero che Andrea mi aiuti..)

Se riesco a non scrivere di N. per 2 settimane forse guarisco.

lunedì, febbraio 20, 2006

TROPPO...DI PIU'.

Mattinata di sole, anche se freddo...
Dopo una serata riscaldata dal vino rosso tutto si diluisce, si stempera...Persino il sonno fluisce più oscuro e totale, come una coltre di oblio.
Forse ho parlato troppo, ma G. è un grande ascoltatore, un teorico dell'anticonformismo, oltre che un uomo "colorato"!
Parlargli sembra leggero e solenne nello stesso tempo, anche se ci si deve aspettare una delle sue battute dissacranti nel mezzo di un racconto a cuore aperto...
Da quando la mia esistenza somiglia vagamente a quella di una novizia è tutto più nuovo, quando accade, se accade! Insomma, meglio vivere che guardarmi vivere.
E poi, avevo bisogno di una sana dose di complimenti. Avevo una specie di EMERGENZA CROLLO AUTOSTIMA, e ieri G. è stato come una scialuppa di salvataggio , sulla quale, una volta a bordo, è persino divertente non remare più, farsi dondolare...
Risultato?
Malgrado tutto il resto (leggi: fattori esterni e impedimenti di varia natura)...G. rappresenta una novità fatale.
Dunque, niente d'illuminante, ma un discreto fascino del mistero che sorge ogni volta che tra due individui avvenga qualche banale,ma necessaria alchimia.
E voilà.Tutto qui, bella serata, anzi, non bella, ma troppo...di più.

domenica, febbraio 19, 2006

PICCOLA STELLA SENZA CIELO

...Non è vero che la vita si evolve. Cambiano i nostri lineamenti, il modo di aspettarsi il domani, ma quello che per la cultura indiana è il nostro "karma", se c'è realmente, è la traiettoria dei nostri sentimenti ciclici, e il percorso vorticoso dei nostri interrogativi...
Avevo dieci anni e non comprendevo perchè per mio padre non fossi mai perfetta, e ora che ne ho 28, non so trovare ancora una corazza forte al punto da impedirmi di soffrire ogni volta che una punta d'insoddisfazione arriva a colpirmi laddove sono vulnerabile.
Amavo leggere, ora desidero che altri leggano me.
Continuo a chiedere appprovazioni che dovrei rinnegare.
Ieri qualcuno mi ha fatto sorridere:un misterioso sconosciuto.
Per quanto ancora disimparerò a volare?

martedì, febbraio 14, 2006

N. in tutte le declinazioni

In questo giorno di sentimentalismi e melassa io, da cinica irriducibile, resterò a casa a guardare un dvd qualsiasi, a bere un vino qualsiasi, e a fumare con esagerata goduria le sigarette che N. mi avrebbe vietato...
N. aleggia ma tende a scomparire, rimane ormai come un'insegna di Natale quando è già la domenica delle Palme, produce echi sempre più silenti, eppure c'è!
Persiste il ricordo della sua pelle dopo che si era appena fatto la barba, e ogni volta che qualcuno beve una Red Bull io ripenso a lui, che detestava il caffè , ma trangugiava la bevanda alla taurina!
N. è nelle mie mani che troppe volte hanno coperto il mio viso in segno di vergogna mentre piangevo, N. è in tutte le canzoni di Vasco, nel rumore delle Honda che sfrecciano con in sella le coppie che sembrano una nostra diapositiva!
Staserà brinderò alla mia salute, alla vita che DEVE CONTINUARE, alla speranza di cui non ci si deve pentire....
Ha ragione Vasco, comunque:
"...CI VUOLE SEMPRE QUALCOSA DA BERE, CI VUOLE SEMPRE VICINO UN BICCHIERE!"

N. in tutte le declinazioni

In questo giorno di sentimentalismi e melassa io, da cinica irriducibile, resterò a casa a guardare un dvd qualsiasi, a bere un vini qualsiasi, e a fumare con esagerata goduria le sigarette che N. mi avrebbe vietato...
N. aleggia ma tende a scomparire, rimane ormai come un'insegna di Natale quando è già la domenica delle Palme, produce echi sempre più silenti, eppure c'è!
Persiste il ricordo della sua pelle dopo che si era appena fatto la barba, e ogni volta che qualcuno beve una Red Bull io ripenso a lui, che detestava il caffè , ma trangugiava la bevanda alla taurina!
N. è nelle mie mani che troppe volte hanno coperto il mio viso in segno di vergogna mentre piangevo, N. è in tutte le canzoni di Vasco, nel rumore delle Honda che sfrecciano con in sella le coppie che sembrano una nostra diapositiva!
Staserà brinderò alla mia salute, alla vita che DEVE CONTINUARE, alla speranza di cui non ci si deve pentire....
Ha ragione Vasco, comunque:
"...CI VUOLE SEMPRE QUALCOSA DA BERE, CI VUOLE SEMPRE VICINO UN BICCHIERE!"

martedì, febbraio 07, 2006

ATARASSIA

Stasera non esco, e mi domando se questo senso di stanchezza è sintomo della mia avvenuta resa.
Arrendersi può essere bello, lieve come un abbandono, e ogni abbandono presuppone una rinascita.
Non sto patendo desideri, non avverto tremori, non ambisco a uomini sfuggenti, non voglio altro che restare, anzi, stare tra le cose e, qualsiasi novità ci sarà, io mi lascerò travolgere .
Gli Indifferenti di Moravia mi fa sentire quasi che, talvolta, l'assenza di reazione, è la migliore autoterapia che possa esserci per l'inverno.

Ascoltate Paolo Conte...Messico e nuvole...

Riapprodo virtuale

Che cosa s'intende per silenzio? E' forse la sofferenza dei gesti reiterati, il torpore del rivissuto, o la paura della novità, il rinchiudersi nell'abitudine?
Per ciascuna di queste ipotesi, io ho da offrire solo dubbi, dunque, amici, sono una donna dilemmatica e fragile, ma umile al punto che non invoco pretese di saggezza...solo...Voglio restare tra i miei pensieri timidi.
Dall'ultimo post è accaduto ben poco...
Sento poche volte B, Non sento mai N., ma questa non è una novità...Qualche volta parlo con D., e lui è carino come sempre...Ho incontrato G., e, mi son detta, forse non l'ho mai valutato per quel che nasconde, cioè un' anima da essere umano e non solo una parvenza da supereroe delle palestre!
A parte ciò, non trovo nulla all'orizzonte che mi affascini, nulla che mi svegli nel cuore della notte come questo vento che ulula e intimorisce, nulla che mi faccia restare sveglia...
Perciò, mi dico, meglio, tuttavia, vivere di me, concentrata sui miei anni e i miei desideri, nervosamente in equilibrio sui miei tacchi e le mie certezze piccole...
Auguro una dolcissima notte a chi sa interrogarsi senza mai mentirsi, a chi non muta il cuore col tempo e...
Ringrazio la dolce MariaGaia che mi ha scritto.
Sogni celestiali