Martina

mercoledì, gennaio 18, 2006

confessione notturna!

In un film di Sergio Rubini accade quello che mi fa lambiccare il cervello da tre mesi...cioè, l'amore trionfa come sentimento d'appartenenza ad un'anima, a dispetto del volto (più o meno attraente) e del corpo che ne è veicolo!
E' proprio qui il gap tra la mia generazione e quella dei mei genitori, credo... Può un qualcosa di sacro, eppure effimero come la bellezza, essere il criterio decisore, assurgere a fatale causa di un'alchimia così insondabile come quella che lega due esseri in preda allo stesso sentimento ?
Quando vidi "l'anima gemella" pensai che sarebbe stata fata giustizia anche della mia (difficile) situazione, e non perchè io fossi più bella della mia rivale, ma perchè in amore non esiste rivale o concorrente temibile che non sia il disamore, al limite...
le cose non andarono così, ma quel film resta la parabola della mia idea poetica ( e forse anacronistica) del sentimento più bello del mondo...


Buonanotte.....................................................................