Martina

giovedì, novembre 23, 2006

... per tutti coloro che ci credono!

da "l'essere e il nulla" di J.P. Sartre

..."Ad ogni istante, ciascuna coscienza può liberarsi dalle sue catene e contemplare improvvisamente l'altro come oggetto. Allora la magia cessa, l'altro diventa mezzo tra altri mezzi, ed è oggetto per l'altro, come desiderava, ma oggetto-utile, continuamente trasceso; l'illusione, il gioco di specchi che forma la realtà concreta dell'amore, cessa improvvisamente. Inoltre, nell'amore, ogni coscienza cerca di mettere il proprio essere-per-altri al sicuro nella libertà dell'altro. Questo presuppone che l'altro sia al di là del mondo come pura soggettività, come l'assoluto per cui il mondo giunge all'essere. Ma basta che gli amanti siano guardati insieme da un terzo,perchè ciascuno di essi senta l'oggettivazione, non solo di sè, ma dell'altro..."

...In questi giorni ho pensato che tutto il mio scrivere è uno spreco di pensieri destinati a non essere mai come io li concepisco. Ho cominciato la"lotta al fraintendimento", e sono partita dall'involucro, così, ho deciso (dopo quattro anni) di rinunciare a essere bionda. E' appunto qui la differenza:non si può essere se non si è, e quel colore così chiaro, sebbene bello è pur sempre il sinonimo di una leggerezza che non mi appartiene.
Inoltre, ho capito tante piccole cose ancora di me e di chiunque, come, per esempio, che arriva un punto in cui si devono socchiudere gli occhi e FIDARSI!
...E infine, ho capito che continuerò a scrivere e a masticare libri, fosse anche solo per un misero minuto di godimento personale...
Ultimamente dormo male e tutto torna a pesare sulla coscienza come un sasso, tutto mi ricorda che mettere un piede in fallo è possibile, anche per chi, come me, pur amando la libertà s'impone dettami etici.
Ho compreso che vivo i sentimenti come se fossero la scialuppa di salvataggio in mezzo all'oceano dell'equivoco...Se neanche L. accetterà queste mie nevrosi, pazienza. Lui si ostina a dirmi di restare serena, ma, tutto sommato, sa infondere serenità come nessun altro ...

E' il mio solo modo d'amare.

giovedì, novembre 16, 2006

Se io fossi un romanzo, sarei Madame Bovary, perchè quest'insufficienza di vita che alcuni critici hanno denominato "bovarismo" è come un marchio di fabbrica per me.
La maturità è quella raggiunta fase in cui si riesce, probabilmente, a giocare come su un'altalena, tra le cose che si vorrebbero dire, e le cose che conviene dire!
Ecco,è quel talento che precisamente non ho, non ho mai avuto e morirò senza provare ad averne.
Dire sempre ciò che penso e non scendere a compromessi. Detestare liberamente...
Protestare...Chiedere ciò che si sente come innato e giusto.
Tutto mi appare grigiastro, come chi non vive per una progettualità, nè per una stupida e impossibile, ma almeno originale idea!

mercoledì, novembre 15, 2006

Vieni, questa notte, a tramortire i miei dubbi...
Compari nei miei sogni e annienta la mia immortale ansia, la paura di non essere quella che vorresti.
Sai che talvolta anche i miei incubi si sfaldano, che i miei sogni restano vivi solo all'alba, e che il mattino porta via le tue espressioni migliori, come brine argentee...
Vieni a soccorrermi in questo limbo motturno, non concedermi tregua, ma dimmi: sarai tu il confine delle mie domande ?

martedì, novembre 07, 2006

Riapprodo magicamente a tutte quelle cose di me che talvolta sono quasi oggetto di crisi, ma, si sa, una crisi è sintomo di fermento, dunque presume un 'evoluzione, e l'importante è non restare troppo uguali a se stessi...fedeli, sì, ma non prevedibili.
Riamo la mia fragile corteccia e non pretendo di "risolvermi" in un istante.

sabato, novembre 04, 2006

Quando mi sento come mi sento ora è un presagio. Quando non parlo, ma mi lascio scivolare le parole dentro come aria ingoiata, allora è meglio che io vada, che io fugga.