Martina

martedì, settembre 19, 2006

I greci dedicavano feste ai vizi, a tutte quelle debolezze che, una volta celebrate e aasecondate, sembravano quasi per incanto scomparire dietro l'esorcismo di un'orgia, un trionfo di spensieratezza!
Io questa notte non trovo pace e dedico alla mia insonnia questo post scanzonato, ispirato dall'ennesima sigaretta, e forse dall'ennesima fregatura...Le mie amiche dicono:"...Ma no, non sarà così, vedrai..." eppure non so se credere al loro ottimismo.
Sono quasi trent'anni che sto su questa terra e non smetto d'innamorarmi dell'Amore. Ho bisogno di sentire carezze sulla pelle e parole piene di Futuro.
Quando però, "loro" accorgono che il mio metro e ottanta è riducubile alla tenerezza di un agnello da latte, tutta la maschia sensualità rischia di morire sopraffatta dalla paura..."Questa donna ha un'anima, e pure profonda?!"
Stavolta sento che sarà diversa...Ma forse non devo più neanche chiedermi come sarà. Qualcuno nel globo amerà la mia dolcezza fatta di timori puerili, la mia cellulite, il mio bisogno di vino (scandalosamente vero come il bisogno che un neonato ha di latte materno...)
Insomma, da oggi non mi fotterà più l'ansia di essere all'altezza della situazione...
Buonanotte, mondo fallocentrico...

2 Comments:

  • malate della stesso amore di amare,
    malate della stessa ennesima sigaretta,
    malate dello stesso bicchiere di vino...

    'immaginare come un cieco
    e poi inciampare
    in due parole
    a che serve poi parlare
    per spiegare e intanto,
    intanto noi corriamo sopra un filo,
    una stagione, un'inquietudine sottile.' (vinicio Capossela)

    martina
    amica mia
    questa vita
    dobbiamo prendercela fra le mani
    non aver paura di andare fuori
    fuori
    da questo mondo comune
    da questa gente che non riesce
    ad entrare
    ad entrare dentro noi
    ma fanculo tutta questa falsità
    che ci gira intorno
    ci siamo noi
    e non solo noi
    ti assicuro...

    c'è ancora qualche cuore
    pieno di sigarette e di sogni
    l’altra notte ne ho toccato uno
    con le dita…era così fragile..
    ma così dolce…

    vienimi a trovare…
    ci guarderemo negli occhi
    e sapremo già dove vanno i nostri sorrisi…

    e l’ultimo bicchiere lo berremo
    alle prime luci del mattino
    quando l’aria negli occhi
    ci renderà serene…

    By Blogger SoleLuna, at 4:39 PM  

  • RICORDO DI TE

    Parlammo
    Ti guardavo
    sorpresa dentro le tue nubi

    Mi resta ancora un sapore
    che, forse, il tempo
    non confonderà con gli altri.

    P.S.
    Non firmo, mi perdonerai, ma mi piace pensare che mi riconoscerai lo stesso.
    Un bacio

    By Anonymous Anonimo, at 7:24 PM  

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