Martina

martedì, agosto 29, 2006

A l.

...Quello che il vino sa fare sulla mia ansia di vivere è una specie di miracolo, di catarsi mistica...Qualcosa a metà tra l'orgasmo e il delirio emotivo...
Stasera a casa di L. mi chiedo se anche lui sarà un momento al quale dover opporre fiumi d'etilico benessere, se si rivelerà, come in quasi tutte le cose della vita, un ennesimo esperimento o se lui e i suoi cani, lui e la sua essenziale solidità, saranno, inspiegabilmente, la linea di frontiera, lo sdoganamento dai clichè dell'anima, il passaporto per il "non-ritorno"...
Mentre mi chiedo tutto ciò sono obnubilata da un nettare che, ancora una volta, non mi traadisce e mi sazia, non mi chiede niente in cambio, ma mi dona una pace che sa di limbo e dolore, di godimento ed effimero, di tutto e nulla, di oggi e sempre, ma anche di dubbio, dilemma, tormento."L'oppio, sì, sa rivestire la piùsordida stamberga d'un lusso miracoloso, il vino poi, dilata cose senza confini.......................ma a nulla vale il prodigio dei tuoi occhi...." (Baudelaire)
I fiori del male mi vengono in soccorso .........................Chi vivrà vedrà, per ora assistere al mio perduto equilibrio è già, in realtà, un inizio di miracolo!